heaven in hell

ovvero come un demone conquista un angelo

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  1. Nezumi
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    Capitolo 3
    Scuola e fidanzati idioti



    Il giorno dopo mi svegliai tra le braccia di Adrienne, che dormiva beatamente. Mi girai per vedere l'orario, e rimasi inorridita a vedere che erano quasi le otto di mattina. Tra quindici minuti dovevo stare a scuola.
    "Svegliati! Dobbiamo andare a scuola!" dissi, quasi gridando, vicino al suo orecchio. Aprì gli occhi, e notai che era ancora immersa nel mondo dei sogni. Li richiuse, mormorando qualcosa come "cinque minuti" ma io iniziai a scuoterla, dicendo: "Non ce li abbiamo cinque minuti! Svegliatiiiii" Si alzò, i capelli disordinati, mentre io correvo in bagno a lavarmi velocemente. Uscii cinque minuti dopo vestita solo con la biancheria intima, e sentii lo sguardo di Adrienne sulla schiena. Non avevo tempo di arrossire, così, con tono imperativo le dissi: "Tu. Vatti a preparare. Adesso!" Adrienne sospirò, e mentre usciva dalla stanza si avvicinò a me, e mi sfiorò la schiena con le dita, senza dire niente. Al suo tocco rabbrividii, e le ali, in un riflesso automatico, si aprirono un po', e lei disse, prima che aprissi bocca: "Vado, vado" e se ne andò dalla stanza, lasciandomi tranquilla a vestirmi. Indossai la camicia e la giacca della divisa, e poi la gonna e le calze, assieme alle scarpe, preparai la borsa e poi andai in camera sua. Era quasi pronta, e rimasi ad osservarla mentre si vestiva. "ma non dovresti mettere anche la cravatta?" chiese, senza guardarmi, e sbuffai, annoiata, mentre andavo a mettermela.
    Di solito mi facevo fare il nodo da mia madre, perchè ero incapace di farlo. Stavo litigando con la cravatta in camera mia, cercando di fare un nodo decente, quando Adrienne sospirò e si avvicinò a me, e mi fece il nodo. Notai che lei se l'era già fatto, e anche bene. "Grazie..."mormorai, e lei non rispose, sorridendo soltanto. "Andiamo, che siamo in ritardo." mi trattenni dal risponderle male, dato che era lei quella che non si voleva alzare dal letto. Uscimmo di casa, e passammo per la via di ieri, dato che era quella più veloce per arrivare a scuola.
    Arrivammo davanti al cancello cinque minuti prima che suonasse la campanella della prima ora. La salutai, mentre mi dirievo verso Jenny, che sembrava morire dalla curiosità di sapere chi fosse il demone che mi aveva acompagnato. Appena le fui vicino mi sommerse di domande:
    "Chi è? Quanti anni ha? Come l'hai conosciuto? frequenta la nostra classe? Qual'è il suo colore preferito? E legge i libri? Se si quale..." la fermai mettendole la mano sopra la bocca.
    "Jenny, respira, e non parlare come una mitraglietta, grazie. Comunque è la ragazza del programma di scambio, che sta a casa mia... E se lo dici a Sirion ti ammazzo." Jenny fece finta di chiudere la bocca con una chiave:
    "Se lo dico a mio fratello, quello viene a casa tua con una folla inferocita per uccidere la ragazza... Parlando del diavolo spuntano le corna, si sta avvicinando il tuo ragazzo." neanche finì di dirlo che sentii qualcuno abbraciarmi da dietro.
    "Buongiorno amore" disse, mentre sentivo qualcosa dentro di me. 'non chiamarmi amore...non lo merito' pensai, mentre dicevo:
    "Buongiorno" e mi girai, per poi alzarmi sulle punte a dargli un bacio a stampo. Sirion aveva i capelli castano chiaro, anche se andavano più sul biondo scuro, e gli occhi lilla, un colore abbastanza insolito quanto bello. Era alto circa un metro e ottanta, ed era abbastanza robusto. Le sue ali erano bianche ed erano grandi.
    "Hai visto, una di quella feccia è qui come studente" disse, ovviamente riferendosi ad Adrienne. Sospirai tristemente, dicendo:
    "Pensala come vuoi, intanto uno dei tuoi 'cari amici' sta andando a salutarla." era vero. Uno dei migliori amici di Sirion - uno di quelli che condividevano con lui la sua idea sui demoni - si era avvicinato ad Adrienne, e non sembrava assolutamente intenzionato ad insultarla. Io e Sirion ci avvicinammo, assieme a Jenny. Io e Jenny ci presentammo, e Adrienne fece finta di avermi incontrato mentre veniva qui. Invece Sirion si limitò a guardarla con sguardo freddo e gelido, tanto che, dopo dei minuti, Adrienne disse, scocciata: "Senti, se vuoi rimanere lì a fissarmi con uno sguardo da statua, puoi anche andartene." Ovviamente Sirion la prese sul personale -e quand'è che non lo fa - e rispose, con tono superiore:
    "Tu sei solo della feccia che insudicia noi angeli! Siamo clementi se ti permettiamo di frequentare questa scuola, stupido demone." Io e Jenny ci allontanammo di un passo, quasi per dire che non la pensavamo come lui. "Ah, bene, un omofobo" commentò, e lui cercò di prenderla per la cravatta. Adrienne gli bloccò la mano, guardandolo negli occhi, arrabbiata. "Non. Provarci. Mai. Più" lo lasciò, andando verso la scuola, dato che doveva sapere in che classe stare. Non dissi niente a Sirion, non degnandolo neanche di un attenzione, e, con jenny, entrai a scuola, diretta verso la nostra classe.
    "Certo che Sirion è proprio..." iniziai a dire, senza finire la frase, dato che non sapevo che termini usare.
    "Un razzista che odia i demoni e lo ostenta fin troppo?" chiese Jenny, ed io annuii.
    "Esatto! Ed è anche un idiota." aggiunsi, facendo ridere la mia amica.
    "Anche se...- jenny si avvicinò con espressione furba - mi sembra proprio che sei innamorata della nostra cara demone" arrossii come un peperone, imbarazzatissima.
    "M-ma che dici! i-io sono innamorata di Sirion!" Mi puntò il dito contro.
    "Non fingere con me, Syriene! si vede dal tuo sguardo che ti piace, e anche molto!"
    "Non è vero! ah" dissi, sbuffando, ancora rossa in volto, mentre arrivavamo in classe. Poco dopo suonò la campanella, e io e jenny ci sedemmo al nostro banco. Il professore entrò poco dopo, accompagnato da Adrienne.
    "Ragazzi, questa è la vostra nuova compagna di classe. Si chiama Adrienne von Fareye. Adrienne, siediti in fondo." indicò uno dei banchi in fondo, ed Adrienne si andò a sedere lì.
    Sospirai, pensando che sarebbe stata una lunga, lunghissima convivenza.

    Edited by Fate-chan - 1/7/2011, 17:44
     
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