heaven in hell

ovvero come un demone conquista un angelo

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  1. Genesy94
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    quoto cn daniel XD bel capitoooolo
     
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  2. vampirediamond
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    mi piace la storiaaaaa...complimenti i tuoi racconti mi affascinano ** bravaaaa
     
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    CITAZIONE (vampirediamond @ 13/7/2011, 23:22) 
    mi piace la storiaaaaa...complimenti i tuoi racconti mi affascinano ** bravaaaa

    tuuuu! ripresentatiiii! è_é
     
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    Capitolo 5
    Perchè si finisce sempre così?



    I giorni passarono tranquilli, e senza più problemi. Sirion si avvicinava solo quando non ero con Adrienne, in modo da non litigarci. Per scusarsi con me mi aveva anche portato un mazzo di rose. Quando voleva, sapeva essere dolce. Il problema era che proprio quello. Quando voleva.
    Era passata una settimana da quando Adrienne era arrivata, e si era ambientata bene a scuola. Eccelleva in tutte le materie, soprattutto in educazione fisica, e non era successo niente tra noi due.
    Dormiva sempre con me, e non avevo avuto nessun altro sogno strano. Era strano, però, dato che di norma gli angeli della luce non avevano le visioni. Di norma.
    Era domenica, e, quando mi svegliai, non trovai Adrienne, ma un suo biglietto.
    'Sono andata a trovare una mia amica, penso che ritornerò nel pomeriggio. Baci'
    Sospirai, mentre il mio cellulare, in quel momento, iniziava a squillare. Era Sirion. Risposi, sorridendo a sentirlo. "Buongiorno... un film a casa tua? Si, adesso mi faccio una doccia e vengo, ok?" posai, per poi andare sotto la doccia. Era solo a casa, e avevo accettato di andare da lui solo perché a casa mia mi sarei annoiata a morte da sola, e non avevo intenzione di attaccarmi davanti ad uno sparatutto.
    Dopo un ora avevo finito la doccia ed ero pronta. Presi la borsa, mandando un messaggio ad Adrienne dicendole che poteva restare fino a sera dalla sua amica, dato che non sapevo quando sarei tornata.
    Una volta davanti alla casa del mio ragazzo, bussai, controllando un attimo il cellulare. Mi aprì Sirion, che stava a torso nudo, e mi alzai sulle punte a dargli un bacio a stampo. "Che film ci vediamo?" gli chiesi subito, curiosa. Non mi aveva detto che film era, e morivo dalla curiosità.
    "E' uno romantico che ti piacerà di sicuro" aveva ragione. Era il mio preferito, e trattava di un amore impossibile. Mi accoccolai a Sirion sul divano, e ogni tanto ci baciavamo, baci che duravano sempre di più. Ormai non prestavo neanche attenzione al film, troppo impegnata a baciarlo, mentre lui mi accarezzava il seno dolcemente.



    Era quasi ora di pranzo, e avevo salutato la mia amica, dirigendomi verso casa di Syriene, quando ricevetti il suo messaggio. Sorrisi, contenta che non sarebbe restata a casa da sola, e quindi andai un po' in centro a vedere se c'era qualche bel negozio.
    Mentre camminavo incontrai Jenny, che era fuori a fare shopping con la madre. Spesso i figli non sono simili ai genitori, ma a quanto pare non era così per Jenny e la madre. Erano entrambe corvine, avevano gli occhi verdi, e la loro altezza differenziava solo di dieci centimetri. "Ciao Adrienne! come va?" disse Jenny, con un sorriso gigantesco. "Tutto bene, grazie, e tu invece come stai? - poi, rivolta alla madre, alla quale tesi la mano, dissi - Sono Adrienne, una compagna di classe di sua figlia, piacere" la donna strinse la mia mano con vigore e energia, e con un grande sorriso come la figlia. Iniziammo a parlare, fino a quando Blair - la madre di Jenny - mi chiese: "che ne dici di pranzare a casa nostra, tanto non sei di troppo a casa" accettai per cortesia, e quindi, dopo una mezz'oretta, andammo a casa loro. Non era una villa - come quella di Syriene - ma non era neanche piccola. Mentre entravamo, Blair disse: "siamo tornate, e ci sono ospiti, quindi comportati bene!" sottovoce, rivolta a Jenny, le chiesi: "hai una sorella?" "no, un fratello, purtroppo" la voce con cui disse purtroppo mi fece intendere che non lo sopportava proprio.
    Da una stanza comparvero Syriene e Sirion, mano nella mano. Anche se non lo davo a vedere, mi dava fastidio che Syriene stesse con un tipo come lui. "Adrienne!" Syriene si staccò dal ragazzo, per avvicinarsi a darmi un bacio sulla guancia. Le sorrisi, mentre Sirion, giusto per rovinare la giornata, disse:
    "Che ci fai tu a casa mia?" mi trattenni dall'alzare gli occhi al cielo. Quanto era idiota quel ragazzo!
    "E' lui tuo fratello?" chiesi a Jenny, ignorando completamente il ragazzo, facendo finta di non averlo sentito. "Si. anche se è brutto ammetterlo." il ragazzo si avvicinò a me, e quando mi mise la mano sulla spalla, io lo guardai con occhi di fuoco. "Vattene da casa mia" disse lui, freddamente, e io gli presi il polso, togliendo la mano dalla mia spalla, per poi dire: "Mi ha invitata tua madre, capra, e quindi tu non hai l'autorità di controbattere" il suo sguardo era infuriato, e disse: "Sei solo una puttana"
    Adesso aveva passato il limite. Senza neanche pensarci gli diedi un pugno veloce, ma non abbastanza, infatti lo colpii alla bocca, e non sulla guancia come avrei voluto. Sul palmo della mia mano c'erano delle tracce di sangue, infatti avevo rotto il labbro a Sirion. Lui mi guardò stupito, per poi cercare di colpirmi. Bloccai il suo pugno, la mia mano adesso era diventata artigliata. Guardandolo negli occhi, capii che non sarebbe mai stato soddisfatto finché non mi avrebbe ferita.
    "Sirion! Se non la smetti di comportarti così, io ti lascio!" gridò Syriene, ad alta voce, e entrambi la guardammo leggermente stupita, mentre Sirion mormorava:
    "Cosa?!"

    Edited by † Nikolaos † - 29/9/2011, 19:56
     
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  5. Genesy94
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    devo dire che sei stata brava >.< però la prossima volta correggiamo gli errori insieme ok?
     
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  6. 1Daniel1
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    e fatelo sparire a sto sirion, ha rotto u.u
     
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    Capitolo 6
    Coraggio



    Sirion mi guardò, allontanandosi di un passo da Adrienne, mentre il mio cuore batteva forte per la paura e anche per la rabbia. "tu cosa faresti scusa? non ho sentito bene" Si avvicinò a me ed io arretrai di conseguenza. Mi faceva paura. Tanta paura.
    "H-ho detto... che se continui a comportarti così ti lascio..." mormorai, senza incrociare il suo sguardo. Si avvicinò a me e disse, sottovoce:
    "tu mi vuoi lasciare a causa di questa... puttana?" Ormai dietro di me c'era solo il muro e lui mi prese il mento con la mano, costringendomi ad alzare la testa e a baciarlo. Era più forte di me e per quanto mi dimenassi, era inutile.
    "Lasciala andare Sirion. Non vedi che si sta dimenando? O sei così accecato dalla rabbia che non noti neanche queste cose?" Era stata Adrienne a parlare e la guardai.
    In mano teneva una spada, che puntava contro la gola di Sirion. Il suo volto era calmo e non trasmetteva nient'altro che una muta sicurezza.
    Sirion mi lasciò e io corsi tra le braccia della demone, piangendo. "se proverai solo a farle del male, Sirion, giuro che non userò la spada per minacciarti, ma per fare ben altro." Fece sparire la spada, mentre mi abbracciava, guardando il mio ex ragazzo con uno sguardo serio.
    "Jenny, di a tua madre che noi torniamo a casa, ok? Non è per te, ma non voglio che succeda nient'altro di spiacevole" Jenny annuì, e andò in cucina, mentre Adrienne e io uscivamo dalla casa.
    "G-grazie..." mormorai, asciugandomi le lacrime, a Adrienne mi diede un bacio sulla guancia, mormorando: "Scusa per quello che è successo..." la guardai, per poi dire subito:
    "N-no! non devi scusarti! o meglio, non è colpa tua quello che è successo... è sirion che è un idiota..." e lei sorrise, stringendomi a se. Eravamo vicine ad un parco, e così decidemmo di prendere un panino lì, e rilassarci un po'. Le strinsi il braccio, come se fossi spaventata. In effetti lo ero, e anche tanto. Dopo aver mangiato ci sedemmo in una zona un po' isolata, dove c'erano vari alberi. Conoscevo bene quella zona, e presi per mano Adrienne, guidandola in un posto dove nessuno avrebbe potuto rompere.
    "Evoca la spada." le dissi, appena giunta lì, guardandola negli occhi.
    "perchè?" mi chiese, un po' preoccupata. "voglio tagliarmeli..." mentre lo dicevo, mi accarezzai i capelli, lunghi fino ai glutei. Evocò la sua spada, e io le mostrai fin dove li doveva tagliare. Fece come le dissi, e vidi i miei capelli a terra, mentre lei prendeva uno specchio da una sua tasca per farmi vedere come era venuto il taglio. Leggermente approssimato, e non perfetto, ma mi andava bene così. Mi piacevano, adesso. Mi arrivavano sotto il seno, quasi all'ombelico. Li avevo fatti crescere solo per Sirion.
    "Ti ricordi il nostro bacio?" chiesi, guardando la demone che ormai era presente nei miei pensieri spesso, soprattutto quando non facevo niente.
    "Si... scusa per averti baciata quel giorno... è solo che..." Non la feci finire di parlare, dato che la zittii baciandola. Chiusi gli occhi, e sentii le sue braccia stringermi, mentre ricambiava quel bacio. A differenza della prima volta, quel bacio aveva poco di sexy o eccitante. Era dolce, e mi faceva sentire protetta. Per la prima volta, avevo avuto il vero coraggio di fare qualcosa di testa mia, e non per salvare la situazione o altro, ma solo per il mio benessere.




    alloraaaa... questo capitolo è abbastanza corto, e qui voglio linkare la sezione dove ci sono le immagini delle protagoniste e della spada di Adrienne : D
    Qui

    Edited by Fate-chan - 19/7/2011, 19:11
     
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  8. 1Daniel1
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    dai che magari sirion muore perchè cerca un ostaggio nel quartiere dei demoni, o magari l'ostaggio prende lui...alle spalle....povero sirion l'unico gay muscoloso e forte come obelix versione depilato del quartiere proprio il suo ostaggipo
     
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  9. Genesy94
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    Il capitolo é molto bello, ma dovresti far fare qualcosa di più a jenny che rimane lì impalata, senza dire nulla a suo fratello che si comporta come il patriarca. Comunque le immagini che hai preso sono tutte azzeccate tranne la protagonista e sirion.
     
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    Capitolo 7
    Vendetta



    Da quel giorno Adrienne mi è stata sempre accanto, soprattutto quando c'era Sirion in giro. Non ci eravamo baciate più, anche se spesso e volentieri ne avevamo l'occasione. Forse non lo facevamo perchè non ero sicura, non ero sicura di ciò che provavo nei suoi confronti. Sapevo che mi faceva stare bene e mi faceva sentire al sicuro. Ma era abbastanza? No. Non volevo iniziare una relazione basandomi su questo.
    Intanto, mi bastava stringerle la mano per sentirmi bene. Sirion non mi parlava più - come se mi dispiacesse - anche se il suo sguardo rabbioso mi metteva sempre paura. Avevo paura che volesse fare qualcosa di male a me, o a Adrienne.
    Come al solito, di domenica mattina Adrienne andava a trovare gli amici o i parenti e mi chiamava quando stava per tornare. Ma quella domenica non lo fece.
    Verso il tramonto ricevetti la sua telefonata e subito risposi, un po' preoccupata per lei. Quando sentii la voce di Sirion dall'altra parte mi gelai subito.
    "Che vuoi, Sirion?" dissi, cercando di non far tremare la mia voce.
    "Non farei così tanto la dura. Sai, la tua amichetta è qui, con me e i miei amici. Al contrario di te, lei è dura, anche se alla fine si è piegata." rise, una risata da far gelare le ossa.
    "Che cazzo vuoi, sirion?" ero arrabbiata, e molto.
    "Accendi il pc e leggi la mail che ti abbiamo inviato." Chiuse la chiamata e feci come aveva detto.
    In allegato alla mail c'erano delle foto e quando le aprii crollai a terra, gli occhi fissi sull'immagine.
    Avevano rapito Adrienne.


    Mi risvegliai, intorno a me solo nero, senza sapere dove fossi, oppure cosa fosse successo.
    "Ben svegliata, principessina dei demoni" disse una voce che conoscevo.
    "Brutto figlio di puttana!" tentai di muovermi, ma qualcosa mi bloccava. Delle catene. "Stronzo! Che cazzo mi hai fatto?"
    "Su, su, non ti arrabbiare. Siamo nel tuo quartiere dopotutto, e poi... non ti abbiamo fatto ancora niente" non dissi niente, mentre dentro di me bollivo dalla rabbia.
    "Cosa vuoi, Sirion?" chiesi, cercando di stare calma.
    "Cosa voglio? Voglio vederti soffrire come ho sofferto io quando Syriene mi ha lasciato a causa TUA!" l'ultima parola era piena di rabbia e di rancore.
    Era pazzo. Non c'erano altre spiegazioni. Eravamo nel mio quartiere, quindi avevo ancora una possibilità di uscire viva.
    Sentii dei passi farsi vicini e poi qualcuno mi poggiò una lama sul braccio, iniziando ad incidere la mia carne. Mi morsi il labbro per non farmi sfuggire il minimo gemito di dolore. Non volevo dargli nessuna soddisfazione.
    Non so per quanto andò avanti quella tortura, dato che le mie carni si rigeneravano e non riuscivo neanche a capire che ore fossero.
    I miei pensieri erano solo rivolti a Syriene. Speravo stesse bene. Speravo che Sirion non le avesse fatto del male.
    Sentii il rumore di una porta sbattere contro il muro con violenza, e poi una voce a me conosciuta parlò.
    "Ragazzi, ragazzi. Certo che l'idea di sequestrare uno di noi e farlo rimanere nella nostra parte, non é delle migliori, sapete?" la sua voce era fredda e calma, una voce quindi da far paura.
    "chi cazzo sei tu?" chiese uno, senza paura. La sentii ridere e dire:
    "il vostro peggior incubo" sentii vari corpi cadere, uno ad uno, poi qualcuno mi tolse la benda. Guardai Syz in faccia, e incrociai i suoi occhi rosso sangue e sorrisi. In quel momento mi resi conto che era identica a Syriene.
    Mi liberò dalle catene, sorreggendomi, facendo in modo che non cadessi. "E' mai possibile che tu debba sempre cacciarti nei guai?" sorrisi, un sorriso a mo' di scuse, guardandola. Aveva la pelle chiara e i capelli biondi, che le arrivavano al seno. Le sue ali erano da angelo, ma erano nere come la pece, simbolo del suo essere un angelo caduto.
    Mi diede la sua giacca, e le chiesi: "Che ore sono?"
    "E' lunedì pomeriggio. Vieni a casa a farti una doccia e a medicarti, poi torni dal tuo angelo." Guardai i corpi a terra. Syz non li aveva uccisi, per fortuna. "Tutto ciò a causa delle due leggi abolite. Stupidi ragazzini" disse la bionda, mentre uscivamo.


    Ero stra preoccupata per Adrienne. Non avevo ancora avuto sue notizie e ciò non faceva altro che aumentare la mia preoccupazione. Era lunedì pomeriggio, ed era quasi passato un giorno da quando era scomparsa.
    Il mio cellulare squillò per l'arrivo di un messaggio da parte di Adrienne. 'incontriamoci alla porta sud del parco al tramonto. Adrienne' Non sapendo se era un idea di sirion, oppure Adrienne era davvero libera, mi preparai per il peggio. Mi cambiai e verso il tramonto uscii, dirigendomi al luogo dell'appuntamento.
    Dopo cinque minuti, sentii la sua voce chiamarmi e guardai la demone avvicinarsi, sistemandosi la giacca e sorridendo dolcemente, con gli occhiali da sole vicino alle corna, e una maglietta goth nera sotto. "Ohi..." disse, mentre mi avvicinavo.
    "Mica ti ha fatto del male?" chiesi, preoccupata. Lei scosse la testa, abbracciandomi, e notai una donna bionda andarsene via. Quella... era la donna del mio sogno.




    Allora... *si va a chiudere in un bunker protetta da tutti i tipi di bahamut* allora spero che questo capitolo vi piaccia, e spero di non trovarvi domani mattina tutti quanti di fronte alla mia porta con dei forconi e delle fiaccole in mano...

    Edited by Fate-chan - 19/7/2011, 19:12
     
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  11. 1Daniel1
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    *prepara del fuoco, e fa riti di ogni minoranza religiosa, per rendere il fuoco, un fuoco sacro, che bruci il male e il forcone, al posto del ferro per fare le punte, usa i diamanti*
     
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    *nel suo caro bunker, si beve il the* ti piace il capitolo?
     
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  13. Genesy94
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    carino >.< qualcuno deve schiattare sirion e syz é troppo malvagia e xk nessuno dice niente alle ali di Syrienne?
     
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    CITAZIONE (Genesy94 @ 16/7/2011, 10:47) 
    carino >.< qualcuno deve schiattare sirion e syz é troppo malvagia e xk nessuno dice niente alle ali di Syrienne?

    Perchè la madre ha le ali nere e la madre è una importante nella società angelica? E non ho capito chi deve schiattare .-.
     
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    Capitolo 8
    Menzogne



    In camera mia, vidi le medicazioni di Adrienne, e non dissi niente, anche se iniziai a piangere. Le uniche ferite che aveva erano quelle ai polsi e alle caviglie, dove aveva tenuto le catene.
    "E' tutta colpa mia..." mormorai, mentre mi facevo abbracciare da lei e delle lacrime mi scendevano dal viso.
    "Syriene... smettila di preoccuparti, ok? non è colpa tua, non è colpa tua per niente." disse, guardandomi con i suoi occhi color sabbia. Era passato poco più di un mese che era arrivata qui.
    "M-ma..." tentai di dire qualcosa, ma non sapevo cosa. Non sapevo che dire, o che fare.
    Mi abbandonai tra le sue braccia, per poi sedermi sul letto, stendendomi e facendo segno ad Adrienne di sedersi al mio fianco.
    "Chi era quella donna?" chiesi, riferita alla donna del parco.
    "Lei... è Syz, il mio tutore. Ho perso i genitori quando ero piccola, e lei mi ha adottata. Per questo sono nel programma." Non mi aveva mai detto che era orfana. Le sfiorai la guancia con le dita, mentre lei mi guardava negli occhi. Occhi che contenevano tanta tristezza.
    "Mi dispiace..." mormorai, piano, abbracciandola piano. Mi strinse a lei e iniziò a piangere. La cullai tra le braccia, mentre lei, lentamente, smetteva di piangere.
    Si accoccolò tra le mie braccia, e sorrise. "grazie per essere qui, Syriene..." mormorò, con voce stanca, come quella di chi aveva vissuto troppo. Aveva due anni in più di me, eppure sembrava più grande.
    Le accarezzai i capelli, sorridendole dolcemente, stringendola a me, e promettendo a me stessa che non l'avrei lasciata sola mai più. Le accarezzai la guancia, guardandola nei suoi occhi, occhi che sembravano sempre saper leggermi dentro.
    Le alzai la testa, per poi baciarla, dolcemente, accarezzandole la spalla, mentre lei mi mordicchiava il labbro superiore.
    Dopo un po' mi staccai da quel bacio, sorridendole dolcemente e lei mormorò a fior di labbra: "Grazie di essere al mio fianco, Syriene..." Era felice, e quella felicità veniva riflessa nel suo sguardo. Se lei era felice, lo ero anch'io.
    Passammo il resto della giornata a guardare serie tv o film, dove poi commentavamo le azioni o gli attori, e verso sera mi addormentai tra le sue braccia, con un sorriso sulle labbra.

    "Adrienne..." un ragazzo guardò la rossa, che era a torso nudo, seduta al contrario su una sedia, a guardarlo con la testa poggiata sulle mani.
    Anche il ragazzo era a torso nudo ed era uno di quelli che andavano in palestra e avevano una bella muscolatura. Questo aveva un ala da angelo e una da demone, i capelli castani e gli occhi scuri.
    "Che c'è, Alexander?" chiese lei, mentre si avvicinava lentamente, per poi accarezzarle il volto dolcemente.
    "Dopo che avrai sedotto quella ragazza, tornerai qui?" lei annuì, mormorando a fior di labbra. "Si, dopo che avrò sedotto quell'angelo, verrò qui... da te..." lo baciò, accarezzandogli il petto, per poi mordicchiargli il labbro superiore.
    "Certo che... ami mordicchiare, eh?" sussurrò il ragazzo, appena si staccarono, con uno sguardo pieno di desiderio





    *rimane nel suo caro bunker* ed ecco l'ottavo capitolo uwu. Nella discussione dei pg c'è anche l'immagine di Adrienne e Alexander, e se volete uccidermi, sappiate che ho anche un bahamuth furia pronto a difendermi :D

    Edited by Fate-chan - 19/7/2011, 19:13
     
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