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.Ice
Guardai Yami, deglutendo.
Per quanto fosse strano, in quel momento mi veniva da ridere ma mi trattenni, pensando che odiava quando le persone lo facevano. Eppure...
Veniva da me a cercare il potere. Potere che non avevo mai avuto. Se lo avessi avuto, non sarei mai finita nell'arena.
Sorrisi amaramente, avvicinandomi a lei.
"Quale potere? Non ne ho e lo sai bene, Yami. Inoltre, sai anche che sono già tua. Senza che me lo strappi dal mio corpo. Io... chi prendiamo in giro, ti amo, Yami. E sarò sempre tua." Mi ero avvicinata a lei ad ogni parola, prima di prenderle il viso tra le mani e baciarla dolcemente.
Avevo sempre desiderato baci con lei così dolci, ma raramente c'erano stati. Quello, forse, sarebbe stato il primo e l'ultimo.
Quando mi staccai, sentii di avere le guance bagnate delle mie lacrime.
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Homu .
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Yami
Le misi una mano sulla guancia, asciugandole le lacrime.
Riuscivo a controllarmi a stento, volevo potere, vero, ma non volevo ferirla.
"Anche io. Anche io ti amo" le dissi portando le sue lacrime alla bocca e leccandole. Erano molto salate.
La presi per mano, cercando di non perdere la lucidità e aggredirla, o aggredire altre persone.
Fuori dal palazzo c'erano Jurina e Mayu ad attenderci. Io dovevo parlare con Rosaline.
Però... stavo male al pensiero della bugia che ho detto ad Ice. Perché non amerò mai solo lei.. -
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Ice
Avvampai per il suo gesto, prima di abbracciarla, mormorandole: "Va bene così... Grazie mille Yami..."
Sapevo che amava anche Kagura, non ero cieca. Eppure, apprezzavo quel suo gesto. Mi staccai da lei, porgendole la mano mentre la guardavo negli occhi.
"Fammi indovinare, devi andare da Rosaline, giusto?" Le chiesi, guardandola. Sapevo che aveva paura di farmi male. Ma sapevo che non me l'avrebbe mai fatto. Nel tal caso, invece, mi sarei giusto allontanata da lei i metri necessari per tenerla sott'occhio senza correre pericoli.. -
Homu .
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Yami
"Già, essendo più anziana forse sa che cosa mi è successo... almeno lo spero."
Diedi un'ultimo sguardo a mio padre, prima di uscire definitivamente da quella stanza, da quella casa ed andare verso il portale.
La mia mene era un misto di voglia e felicità. A stento mi controllavo nel non prendere i poteri di Mayu, grazie alla mano di Ice che stringeva la mia.. -
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Ice
Avevo già avvertito le ragazze di stare lontane da Yami, e mi avevano ascoltata per fortuna. Non credo che Mayu o Jurina si sarebbero fatte molti problemi ad ucciderla se lei avesse minacciato le loro vite.
Una volta uscite dal portale mandai un famiglio da Rosaline, la quale arrivò dopo una decina di minuti.
Le raccontai tutto quello che era successo, prima che la rossa guardasse Yami, attendendo la sua versione dei fatti.. -
Homu .
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Raccontai a Rosaline la mia versione: la rabbia intensa provata poco prima della voglia di potere, i motivi scatenanti, quella scarica di oscuritá maggiore dentro di me.
L'angelo mi guardò un poco stupita dicendo che ero la prima demone femmina ad ottenerlo.. -
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Rosaline
Mi sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mantenendo una faccia neutrale mentre pensavo. Yami aveva dentro di se un grande potere, però raramente gli appartenenti alla famiglia Akuma erano riusciti a gestirlo senza esserne soggiogati. Spostai lo sguardo su Ice per un secondo, reputandola fortunata ad essere ancora viva. Sembrava quasi che la divinità della fortuna avesse un debole per lei e la facesse sopravvivere a tutte quelle sfide.
"Sei la prima demone di sesso femminile ad ottenere questo potere. Che io ricordi, lo hanno ottenuto solo i figli maschi della tua casata. Beh... ti suggerirei di imparare a controllarlo senza essere dominata da questa fame di potere."
Era chiaro che il potere - o la cosa - dentro di lei non fosse accecata dalla fame, in quanto non mi aveva attaccata. Quindi aveva anche un istinto di sopravvivenza.
"Magari nelle arene potrai saziarti, ma cerca di non attirare troppo l'attenzione su di te"
Mentre dicevo quelle parole, scompigliandole amichevolmente i capelli con la mano, dicevo ad Ice mentalmente: 'Sta attenta che non attiri troppe attenzioni di persone pericolose, e se diventa troppo assettata di potere falle tornare il senno'. -
Homu .
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Yami
...Potere.
Se ne avessi di più...piccolo angelo caduto, non ti daresti tante arie...
Appena sentii quelle parole, mi voltai a destra e a manca, alla ricerca di chi le avesse pronunciate.
Nei dintorni però c'erano solo Rose ed Ice, nessuna delle due sembrava essere turbata.
Ero solo io a sentire quella voce?
Chi era?
Dammi potere, Akuma... ridammi il mio corpo
Sentii una fitta alla testa così forte che dovetti inginocchiarmi a terra, ma non accennava a diminuire.
Stavo urlando dal dolore, prima di svenire.. -
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Ice
Mi girai verso Yami, mentre Rosaline la guardava, e presi la corvina tra le mie braccia.
"la porto a casa" dissi alla rossa, notando che Yami era svenuta. La portai a casa, pensando che sarebbe stata utile, in quel momento, la capanna tra le montagne. Come pensai, né Loraleine né Mayu si fecero vedere. Guardai Yami, preoccupata del perché fosse svenuta, e mi sedetti sul letto, vicino a lei, pensierosa.
Era chiaro che Kagura fosse ancora viva, quasi lampante, ma almeno Yami non era corsa a cercarla.
Ripensai con tristezza a quella mattina. Avevo immaginato varie volte di farlo con lei prima di ciò che era successo tre anni fa, ma non avevo mai pensato che si sarebbe svegliata in lacrime tra le mie braccia mentre pensava ad un altra persona.
Probabilmente aveva ucciso il padre per lei. Sorrisi tristemente, mentre mi chiesi se sospettava minimamente tutto ciò che mi avesse fatto passare suo padre. Mi alzai poco dopo, decisa ad uscire dalla camera per pensare ad altro.
La prima cosa che avevo fatto una volta sistematami in città, tre anni prima, era stata bruciare quella capanna. Per quanto mi piacesse vivere tra le montagne, non ce la facevo più a vivere lì.
Bevvi un po' d'acqua, prima di portarla da Yami..
Un incontro nel ghiaccio |
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